Che si tratti di pittura, scultura, cinema o altre discipline, la ricerca dell’armonia ha da sempre rappresentato una componente essenziale nell’espressione delle arti visive umane.
Che si tratti di pittura, scultura, cinema o altre discipline, la ricerca dell’armonia ha da sempre rappresentato una componente essenziale nell’espressione delle arti visive umane. Si dice infatti che già in epoca classica gli antichi greci osservassero determinate norme compositive, basate in molti casi sul celebre principio della cosiddetta “Spirale Aurea”, una particolare forma logaritmica presente in natura che trasmetterebbe un piacevole senso di equilibrio in chi la guarda. In tempi più recenti, la “regola dei terzi” si è imposta come un fondamento imprescindibile nel mondo della fotografia. Essa consiste nella suddivisione dello spazio dell’inquadratura in nove rettangoli della stessa misura, tracciando così una griglia che funzioni da linea guida per inserire i propri soggetti all’interno dell’immagine. Secondo questa regola, gli elementi a cui si desidera dare risalto non andrebbero mai posizionati centralmente o eccessivamente in prossimità dei margini, bensì dovrebbero trovarsi su una delle intersezioni della suddetta griglia; questo perché il cervello umano tenderebbe ad osservare una figura seguendo un ordine preciso, e questo tipo di composizione ne favorirebbe il percorso, restituendo una sensazione di appagamento. Detto ciò, esistono sempre casi in cui la teoria può essere tralasciata: nella fotografia, l’applicazione dei terzi può venire meno quando si ricerca un particolare effetto, ad esempio quando si tenta di dare risalto alla perfetta simmetria di uno scenario, come in presenza di monumenti o specchi d’acqua, o nelle fotografie macro, in cui il posizionamento è di secondaria importanza rispetto all’attenzione al dettaglio che si vuole immortalare ponendolo al centro. La regola dei terzi ad ogni modo è soltanto una delle innumerevoli norme che è opportuno seguire, o meglio, padroneggiare, per ottenere dei buoni scatti; se volete il meglio dalle vostre fotografie, contattateci per farvi assistere dal team di professionisti di WhiteLimbo PhotoLab.
Alzi la mano chi oggi è completamente assente dai social network. Nessun profilo, nessun avatar, nessun interesse nel flusso di notizie e potenziali conoscenze che questo universo mette a nostra disposizione con una frequenza sempre maggiore. Di certo il numero di mani sollevate è ristretto: i social fanno parte della nostra quotidianità ormai da tempo e sono divenuti praticamente fondamentali per le interazioni sociali.
Emoji, emoticon, “faccine” o che dir si voglia sono ormai parte della nostra quotidianità e le utilizziamo con estrema facilità, senza neanche porci troppa attenzione. Impiegate come vettore di comunicazione, ci permettono di rapportarci con persone di qualunque nazionalità e di comprenderle, al di là delle barriere linguistiche.
Il Social Media Manager è quella figura professionale che si occupa di gestire le attività sui social network di un’azienda. Il lavoro del Social Media Manager è finalizzato a far crescere la presenza online del marchio, migliorare la brand awareness, ovvero la conoscenza del marchio da parte del pubblico, creare engagement e partecipazione da parte dei clienti, generare contatti e, ultimo ma non meno importante, fidelizzare il pubblico.
La vendita di prodotti online è ormai un punto fermo per gran parte delle attività: per distinguersi dalla concorrenza, l’immagine acquisisce un ruolo fondamentale.
La fine della scuola, oltre a rappresentare il culmine di un capitolo importante nella vita di chiunque e l’inizio di uno nuovo, segna anche uno degli ultimi momenti in cui siamo portati a utilizzare la scrittura a mano.
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