Il processo di post-produzione fotografica è un tema fortemente dibattuto all’interno della community della fotografia; schiere di esperti e appassionati si scontrano quotidianamente: se da una parte c’è chi ne sostiene la validità, dall’altra si fa sentire anche chi preferisce un approccio più diretto e “meno artefatto”. Il lavoro del post-produttore consiste nella rielaborazione delle fotografie ottenute al momento dello scatto della macchina, lavorando su file “RAW”, originali, in modo da far combaciare il più possibile il prodotto finale con la visione del fotografo. Se svolta adeguatamente, quindi, pur migliorando gli scatti, la sua non è un’opera di stravolgimento, ma un tentativo di esprimere al meglio l’intento iniziale e tutto il potenziale dell’immagine. Non si tratta nemmeno di un fenomeno recente: i primi interventi esterni volti a modificare una fotografia risalgono infatti a pochi anni dopo lo sviluppo della tecnologia stessa. Basti pensare che il primo esempio di questa dinamica risale addirittura al 1849, quando Calvert Richard Jones, matematico, pittore e fotografo inglese, tramite l’impiego di un inchiostro su un negativo riesce ad eliminare un soggetto dalla sua composizione, realizzando così, di fatto, quello che viene considerato il primo lavoro di post-produzione della storia. Più avanti negli anni troviamo molti altri casi in cui queste tecniche vengono messe in pratica, come succede ad esempio per le raffigurazioni di Marylin Monroe per la celebre Red Velvet Collection, che inizialmente erano in bianco e nero e che solo in seguito, attraverso la sovrapposizione di oltre venti lastre colorate, hanno acquisito le tonalità che le hanno rese le immagini che conosciamo oggi. Insomma, che si preferisca uno stile più o meno naturale, è necessario riconoscere la giusta rilevanza del processo di post produzione, strumento molto utile ed efficace che bisogna saper maneggiare con cura, specialmente in un mondo sempre più connesso e digitalizzato come quello in cui viviamo. Se vuoi migliorare ancora di più la qualità delle tue fotografie, contattaci: i professionisti di WhiteLimbo PhotoLab hanno la soluzione giusta per te!
Spesso, le fotografie rappresentano la prima impressione che i direttori dei casting hanno degli attori. È essenziale, quindi, per chi lavora con la propria immagine, avere un book fotografico serio e professionale da poter proporre nelle selezioni e nei cast.
La vendita di prodotti online è ormai un punto fermo per gran parte delle attività: per distinguersi dalla concorrenza, l’immagine acquisisce un ruolo fondamentale.
La fine della scuola, oltre a rappresentare il culmine di un capitolo importante nella vita di chiunque e l’inizio di uno nuovo, segna anche uno degli ultimi momenti in cui siamo portati a utilizzare la scrittura a mano.
Immortalare un soggetto significa anche trasmettere un messaggio, raccontare una storia. Uno dei modi più efficaci per farlo è quello di giocare con le tonalità e i contrasti della nostra composizione, suscitando così diverse sensazioni in chi la guarda.
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